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Ricordare oggi il 25 aprile ha un significato profondo, perché vuol dire difendere i principi della nostra
convivenza civile e politica. Il 25 aprile celebra la liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo; è la festa
del popolo finalmente tornato alla libertà e alla pace dopo anni di dittatura e guerra. I valori di
democrazia e uguaglianza che ora sono “un’acquisizione”, li dobbiamo a chi ha creduto nel principio
della libertà.
A volte, però, mi rendo conto che non tutti hanno compreso il concetto di libertà e ci sono momenti
nella quotidianità delle persone dove si colgono comportamenti di egoismo e individualismo, anche
in questo periodo così drammatico per la nostra società.
Dobbiamo stare attenti, essere sensibili, perché atteggiamenti violenti possono scatenare nuove guerre
che potrebbero, nuovamente, incendiare il mondo.
Ana Luisa Boarett
Un grande Presidente della Repubblica italiana, Sandro Pertini, allora partigiano e membro del Comitato di Liberazione Nazionale, pronunciò alla radio “Milano Libera “ai cittadini che dal 24 Aprile1945 avevano cominciato a ribellarsi contro l’occupazione. Con voce ferma Pertini disse: “Cittadini, lavoratori, Sciopero Nazionale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire”. Da quel giorno la tipografia del Corriere della Sera iniziò a stampare giornali che proclamavano già la vittoria dell’Italia, fascisti e nazisti iniziarono a darsi alla fuga. Già da tempo si era levata un’insurrezione generale del popolo italiano che coinvolse migliaia e migliaia di persone pronte a resistere, a perdere la vita per la liberazione della loro Regione, Paese e città. Senza temere di ...............