Sellia racconta il Comprensorio

mercoledì 24 aprile 2024

Perché è importante ricordare il 25 aprile?



 Ricordare oggi il 25 aprile ha un significato profondo, perché vuol dire difendere i principi della nostra convivenza civile e politica. Il 25 aprile celebra la liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo; è la festa del popolo finalmente tornato alla libertà e alla pace dopo anni di dittatura e guerra. I valori di democrazia e uguaglianza che ora sono “un’acquisizione”, li dobbiamo a chi ha creduto nel principio della libertà. A volte, però, mi rendo conto che non tutti hanno compreso il concetto di libertà e ci sono momenti nella quotidianità delle persone dove si colgono comportamenti di egoismo e individualismo, anche in questo periodo così drammatico per la nostra società. Dobbiamo stare attenti, essere sensibili, perché atteggiamenti violenti possono scatenare nuove guerre che potrebbero, nuovamente, incendiare il mondo. Ana Luisa Boarett


Un grande Presidente della Repubblica italiana, Sandro Pertini, allora partigiano e membro del Comitato di Liberazione Nazionale, pronunciò alla radio “Milano Libera “ai cittadini che dal 24 Aprile1945 avevano cominciato a ribellarsi contro l’occupazione. Con voce ferma Pertini disse: “Cittadini, lavoratori, Sciopero Nazionale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire”. Da quel giorno la tipografia del Corriere della Sera iniziò a stampare giornali che proclamavano già la vittoria dell’Italia, fascisti e nazisti iniziarono a darsi alla fuga. Già da tempo si era levata un’insurrezione generale del popolo italiano che coinvolse migliaia e migliaia di persone pronte a resistere, a perdere la vita per la liberazione della loro Regione, Paese e città. Senza temere di ...............

essere uccisi nei più brutali modi, senza paura delle conseguenze per riconquistare la fortuna più grande di cui forse noi non siamo consapevoli: LA LIBERTA’. La libertà di parola, di pensiero, la libertà di essere liberi che colui che si idealizzava come un grande uomo, capo dell’Italia, Mussolini, aveva tolto a tutti gli italiani. Arrendersi o perire, questo è il dilemma…combattere fino alla fine una certezza. 

 25 aprile, Anniversario della Liberazione d’Italia,la storia del nostro Paese, ma soprattutto rafforza la consapevolezza civile e ci ricorda il valore della conquistata libertà, con tutto il suo significato, le sue implicazioni, i sacrifici e le lotte. “La Festa della Liberazione segna l’identità stessa di noi italiani e di quello che abbiamo scelto di essere“, recita il testo originale di Alle armi, o mansueti! pubblicato da Umberto Eco nel 1996, ora riproposto a Camogli in occasione del Festival della Comunicazione, che quest’anno dedica un’attenzione particolare alla Festa della Liberazione, con una rassegna di contenuti speciali che ha come protagonista il pensiero del semiologo scomparso. Ed è proprio Umberto Eco che in una celebre conferenza tenuta a un simposio organizzato il 25 aprile 1995, in memoria della liberazione dell’Europa, introdusse la tesi sul fascismo eterno. Ancora oggi certi tratti essenziali propri dell’ideologia fascista evidenziati dall’intellettuale trovano molto spazio nel dibattito pubblico (e anche nel sentire comune): la paura della differenza, del diverso, la ricerca ossessiva di un nemico, il fastidio verso l’informazione libera, il rifiuto della critica, la devozione al capo.

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